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Coding unplugged

(...quando il computer non c'è...)

La realizzazione percorsi di coding e di pensiero computazionale non è imprescindibile dalla presenza di computer.

Spesso mi sono sentita dire “nella mia scuola non posso fare nulla, non abbiamo i computer” oppure “non abbiamo una buona connessione Wi-Fi”. Bene, qualche anno fa si poteva perdonare un’affermazione del genere perché davvero la popolarità dell’argomento era ancora limitata.

Oggi, tra corsi in presenza e online, formazioni di ambito, pagine web dedicate e la massiccia presenza della tematica “coding” sui social e nei curricola di tantissime scuole, una risposta del genere può indicare solo o lo scarso interesse al rinnovamento della didattica (direi più all’adeguamento della didattica alle istanze culturali dei nostri giorni) o la difficoltà di qualche docente a “mettersi in gioco” e a porsi nei panni di colui che apprende (c’è insegnamento significativo senza apprendimento permanente?).

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Il coding unplugged indica proprio quelle attività che vengono svolte senza utilizzare gli strumenti informatici. Si tratta di attività talmente significative che, una volta compresa la loro grande valenza formativa, anche il docente che ha a disposizione super laboratori informatici, non rinuncerà a  svolgerle. Ne trarranno grande beneficio i formandi, che potranno sperimentare in prima persona la logica e l’architettura delle macchine: confrontarsi con un problema,  spezzettarne la complessità per poterla affrontare in sotto-problemi, a piccoli passi, usando la logica e la creatività, creando un percorso (un algoritmo) che conduca alla soluzione/alle soluzioni del problema stesso, sbagliando e correggendosi, assumendo sia il ruolo del pianificatore che quello dell’esecutore.

La comprensione dell’essenzialità, della puntualità, della non ambiguità, del linguaggio della programmazione parte proprio da qui, dalla sperimentazione nella “realtà reale”.

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All’inizio della mia didattica del coding avevo la convinzione che le attività unplugged fossero più adatte ad un’utenza giovanissima: bambini della Scuola dell’Infanzia e delle prime classi della Scuola Primaria.

L’esperienza mi ha insegnato che è un’attività propedeutica a tutto quello che verrà proposto successivamente, per tutti.

Quando mi sono confrontata con ragazzini delle classi V o con quelli della Scuola Secondaria di I grado, ho notato che chi non aveva compiuto esperienze di coding unplugged, anche quelle che coinvolgevano attività motorie, corporee, incontrava maggiori difficoltà nello svolgere semplici giochini su code.org.

Grande stupore quando le stesse incertezze sono emerse nei corsi di formazione dei docenti…e allora, via con scacchiere a pavimento e con i giochi di CodyRoby, oppure con le lezioni tradizionali di code.org, o ancora con la programmazione dei robottini educativi.

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Consiglio a tutti i colleghi che sono alle prime armi di dedicarsi tanto alle attività unplugged, saranno i primi a trarne beneficio.

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Le attività unplugged hanno un potente alleato nello storytelling. Le mie colleghe della scuola dell’Infanzia sono delle maghe nel trovare materiali che si prestino all’interpretazione del bambino-robottino sulla scacchiera: racconti piacevoli da dividere in sequenze, anche molto ben inseriti nelle UdA che svolgono in quel momento della loro programmazione annuale. Racconti dove già un titolo, ad esempio “Riccio Capriccio” , apre una finestra su un favolistico mondo autunnale, con tutto quel che ne consegue: disegni e pitture per le scene, creazione delle maschere, perfino scelta dei rumori, suoni, musiche…Se pensiamo che un’attività del genere incentiva l’uso della lingua (decodificazione e codificazione), orienta nel tempo e nello spazio, sviluppa le capacità logiche (sequenze, successioni, prima/dopo,…) e crea confronti con le quantità (tanto coding in tutto ciò!), promuove la collaborazione dei piccoli gruppi di lavoro per il raggiungimento di uno scopo comune… colleghi! Tutti i Campi di Esperienza ne sono coinvolti.

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Merito del coding? Merito dello storytelling? No.

Merito di una visione aperta delle metodologie di insegnamento/apprendimento che arricchisce la propria “cassetta degli attrezzi” con nuovi strumenti per la didattica.

Tutto qui!

Riccio 1.jpg
Infanzia 2.png

Fornisco qui di seguito materiali dei quali sono stata io stessa fruitrice e che mi hanno accompagnato durante questi ultimi anni di sperimentazione e apprendimento della didattica del coding.

Non me ne vogliano i colleghi esperti: non sono qui per annunciare  intuizioni geniali o trovate sensazionali: il mio obiettivo è di facilitare chi si avvicina al coding, semmai timoroso, a trovare un percorso di conoscenza e di approfondimento semplificati, cioé scevri dalla frenetica ricerca in rete di materiali ad hoc, quando ancora non si è sufficientemente esperti da selezionare velocemente quello che davvero interessa.

Questo sito nasce da un bisogno e da un'istanza: la necessità mia di riordinare un'enorme quantità di materiali, raccolti, appuntati, conservati nei meandri di varie clouds e server, e dal bisogno, espresso da tanti colleghi che ho incontrato, di essere guidati a fruire di suggerimenti davvero utili e "fattibili" anche in scuole non molto attrezzate.

Perciò, anche in questa sottopagina dedicata al coding unplugged, comincerò con documenti multimediali, dei quali indicherò l'argomento, un link accorciato e un QR Code per visionarli senza il mio intervento diretto.

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(per imparare ad accorciare gli URL, a volte lunghissimi, e a creare i relativi QR Code, vi rimando ad un'altra pagina, quella delle app utili a noi insegnanti. E i QR Code non serviranno solo a voi, ma anche ai vostri studenti per fare delle cose....mhhh...BELLISSIME!)

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Cos'è il coding unplugged 

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Coding per i genitori.jpg

Dal Mooc "Cody Parents MOOC", prof. Alessandro Bogliolo,

erogato dalla piattaforma MOOC Uniurb,

Università di Urbino

https://cutt.ly/pN8FLm

Lezione in inglese sul coding unplugged

Prof. Alessandro Bogliolo, Code Week 2018

https://cutt.ly/GN8zsL

Coding unplugged in inglese.jpg

RAI Scuola (2017) “Coding” ToolBox

https://cutt.ly/yN8Njh

Coding toolbox.jpg
Cody Games.jpg

Rai Scuola “Cody Games” ToolBox

https://cutt.ly/4N8McC

Code Week Italia: CodyRoby anche senza computer

http://codeweek.it/lm09-codyroby/

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Starter Kit- Istruzioni per la stampa del kit- Istruzioni per il gioco “La turista”

Video tutorial dei giochi:

  1. La corsa

  2. Il duello

  3. Il serpente

  4. Full-fill

QR lezione su coding unplugged.png
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